Xylella torna a minacciare gli ulivi in Puglia
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Xylella torna a minacciare gli ulivi in Puglia | Wired Italia


La Regione Puglia si è mossa in questi anni per contrastare il batterio, e oltre al sito dell’Osservatorio si possono avere risultati aggiornati sul contrasto all’avanzata della Xylella anche in questo portale dedicato. Recentemente, è stato pubblicato il Piano d’azione per contrastare la diffusione di Xylella fastidiosa in Puglia 2023-2024 che mira alle azioni dirette per intervenire sul problema specifico. E fino ad oggi il tasso di diffusione del patogeno sembrava rallentare, pensando che dall’inizio del 2023 sono state trovate 99 piante infettate dalla Xylella, contro le 242 identificate nell’intero 2022. Ma il raggio d’azione del batterio deve essere contenuto, ridotto, circondato. Oggi invece il batterio sta salendo verso la provincia di Foggia, e fermarne l’avanzata è sempre più una necessità.

Cos’è la sputacchina?

Come si è spostato questo batterio dal Salento? A spese della sputacchina, l’insetto vettore della Xyella. Come spiega Savino Muraglia , presidente di Coldiretti Puglia, “nasce sana e si infetta acquisendo il batterio della Xylella fastidiosa esclusivamente nutrendosi da pianta infetta, e poi rimane infetta per tutta la sua vita“. Questo insetto è capace di percorrere in una stagione circa 400 metri con i propri arti posteriori . Ma la sua diffusione è anche da verificare in relazione alla distanza percorsa quando si attacca ad auto e camion, dato che in questi casi si tratta di chilometri. Necessario sterilizzare il territorio dai vettori della Xylella, soprattutto i tratti pubblici.

“Per la prevenzione indispensabile ad arginare l’avanzata della Xylella – segue Muraglia- vanno trasferiti 5 milioni di euro agli enti pubblici per dare corso alle pratiche fitosanitarie obbligatorie sulle superfici agricole non coltivate, aree a verde pubblico, bordi delle strade, canali, aree demaniali, per arrestare l’avanzata del batterio killer che interessa 8mila chilometri quadrati di territorio, il 40% della Puglia”.

Cos’è Xylella e quali danni ha già creato

Il batterio della Xylella è arrivato probabilmente nel 2008 in Italia attraverso un insetto ospitato da una piantina di caffè, in arrivo dal Costa Rica. Ma si notò la sua presenza solo cinque anni più tardi a causa del disseccamento rapido, una patologia degli ulivi che prima li rende sterili e poi li uccide. Nel 2020 i danni economici in Puglia derivanti dalla diffusione della Xylella e l’abbattimento conseguente di ulivi, con tutto ciò che ne consegue per la produzione agricola della zona, sono stati quantificati in circa 1,6 miliardi di euro.



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di Gianluca Schinaia www.wired.it 2023-07-02 04:50:00 ,

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